Santo Spirito a Maiella (Roccamorice)
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 Santo Spirito a Maiella (Roccamorice)


L’eremo di Santo Spirito è sicuramente il più grande e famoso di tutta la Maiella, e anche se ha subito diverse trasformazioni nei secoli, mantiene ancora il fascino dovuto alla stupenda posizione nella valle omonima.
Non esiste una data precisa della sua origine, anche se si suppone sia anteriore al Mille. La prima presenza a noi nota è quella di Desiderio, futuro Papa Vittore III, che vi dimorò nel 1053.

 
San Pietro Celestino vi giunse nel 1246, e dopo aver costruito una chiesa dedicata allo Spirito Santo vi rimase, tra alterne vicende, fino al 1293 (circa 47 anni).
Tra il 1310 e il 1317 vi fu abate il beato Roberto da Salle.
Petrarca nominò questo eremo nel "De vita solitaria" definendolo come "uno dei luoghi più adatti all’ascesi spirituale".
Nei due secoli successivi il monastero fu abbandonato e solo nel 1586, con il monaco Pietro Cantucci da Manfredonia, la vita religiosa riprese vigore; egli costruì la Scala Santa che porta all’oratorio di Santa Maria Maddalena.

Negli ultimi anni del XVII secolo, il principe Caracciolo di San Buono, vi aggiunse un edificio a tre piani, la foresteria.
Oggi Santo Spirito presenta la chiesa, la sagrestia e un ala abitativa distribuita su due piani. Attraverso un lungo corridoio che poggia su una parete rocciosa si giunge alla foresteria (o Casa del Principe) di recente restaurata. Dalla foresteria si sale la Scala Santa, interamente scavata nella montagna, fino a giungere all’oratorio della Maddalena e a due grandi balconate rocciose.

 

14/10/2007


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