La tradizione vuole che a costruirla sia stata alla fine del IX sec. Ermengarda, figlia di Ludovico II, fondatore di San Clemente a Casauria.
L’abbazia, nel corso dei secoli, ha subito numerose modifiche ed è stata ricostruita nel XII sec.
Sulla facciata si apre un portale del 1108 con una decorazione di gusto classico.
L’interno è a tre navate, chiuse da altrettante absidi; dopo un restauro parte del pavimento è a vetri per permettere la vista dei reperti archeologici sottostanti.
Di notevole importanza è il maestoso e ricco ciborio, uno dei più belli d’Abruzzo, eseguito da due artisti di formazione normanna, Ruggero e Roberto. Questo ciborio che nei suoi intagli unisce un gusto orientaleggiante a quello classico, ha una copertura che termina con una piramide ottagonale sulla quale vi sono quattro grifoni alati.
Sempre di gusto orientaleggiante è l’altare sottostante su cui è scolpito l’agnello mistico.